Cosa fare ad Assisi in due giorni

Pubblicato il 2022-06-09 da Federica Nasini
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Vi trovate ad Assisi ma avete solo due giorni di tempo per visitarla?

Anche se meriterebbe un giorno in più di sosta è una località molto raccolta e potrete raggiungere facilmente i punti di interesse maggiori.

Ecco 10 cose da vedere in due giorni ad Assisi.

  1. Basilica di San Francesco
  2. Basilica di Santa Chiara
  3. Chiesa di San Damiano
  4. Foro romano e musei
  5. Domus di Properzio
  6. Domus del Lararium
  7. Tempio della Minerva
  8. Passeggiata fino alla Rocca Maggiore
  9. Eremo delle carceri
  10. Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola

Basilica di San Francesco

Basilica di San Francesco

Il cuore pulsante del mondo religioso, la perla di Assisi, questa basilica meriterebbe più di una visita, qui troverete la tomba di San Francesco, alcuni dei suoi effetti personali esposti e conservati come allora.

Potrete ammirare anche i tantissimi affreschi di Giotto che riportano tutte le vicende principali della vita del Santo e non solo.

Basilica di Santa Chiara

Basilica di Santa Chiara

Dalla parte opposta rispetto alla Basilica di San Francesco troverete quella di Santa Chiara, la sua compagna nella fede, amica e seguace.

Fondatrice dell’ordine delle Clarisse venne canonizzata nel 1255 da Papa Alessandro IV.

San Francesco aveva grandi progetti anche per le donne e Chiara fu l’esecutrice e continuatrice.

Nel giorno in cui giunse la notte per il Santo poverello Chiara venne chiamata per assisterlo negli ultimi atti della sua vita.

Il suo corpo è imbalsamato e conservato all’interno della Basilica.

Qui è conservato l’origina crocifisso di San Damiano che chiamò Francesco a riparare la casa del Signore.

Chiesa di San Damiano

Chiesa di San Damiano

Qui Francesco ebbe la sua chiamata, mentre pregava e cercava soluzioni alla sua insofferenza, vuoto interiore, un senso per la sua vita.

Foro romano e musei

Foro Romano

Sotto l’odierna Piazza del Comune, dominata dal Tempio romano di Minerva (1 sec. a.C.), è visitabile l’antico Foro romano che fu ritrovato nel corso di scavi compiuti nel 1836.

Si accede al sotterraneo da via Portica, passando per la cripta romanica dell’ex chiesa di San Nicolò “de platea”, dove sono esposti sarcofaghi, capitelli e iscrizioni provenienti da Assisi o dagli immediati dintorni.

I resti del Foro comprendono il basamento del tempio con le porte di accesso al pronao, una cisterna monumentale, un podio con i seggi per i magistrati, un tempietto tetrastilo dedicato a Castore e Polluce. In un secondo ambiente sono conservate tre statue in marmo ritrovate nell’area del Foro.

Domus di Properzio

Domus di Properzio

Dalla cripta della primitiva cattedrale di Santa Maria Maggiore si scende a un ambiente sotterraneo che corrisponde a una domus romana risalente al I sec. d.C..

Scavi compiuti nell’Ottocento e negli anni ’50 del Novecento hanno portato alla luce tre ambienti comunicanti e un criptoportico, con pavimenti rivestiti da importantissimi mosaici e le pareti ancora in parte ricoperte da una raffinata decorazione su fondo giallo, una delle quali presenta un viridarium con uccellini tra i cespugli.

Alle pareti sono incisi numerosi graffiti con versetti poetici, uno dei quali nomina una domus Musae; da qui l’attribuzione alla musa della poesia e l’appartenenza della casa al poeta Properzio.

Domus del Lararium

Domus del Lararium

La domus rinvenuta nel 2001 sotto Palazzo Giampè è detta del Lararium poiché in uno degli ambienti scavati è stato ritrovato un larario in terracotta raffigurante il dio protettore della casa. E’ databile tra la seconda metà del I secolo a.C. e i primi decenni del I secolo d.C.

Tutte le pareti dei vari ambienti presentano pitture di alto livello tecnico, con colori sempre assai vivi in rosso pompeiano e ocra e da quadretti con scene di vita familiare.

Questa domus è fruibile esclusivamente con visione dall'alto per garantire la conservazione degli splendidi mosaici e degli affreschi appena restaurati. La visita trova essenziale complemento con quella della domus cosiddetta di Properzio.

Tempio della Minerva

Tempio della Minerva

Il cosiddetto tempio di Minerva, di arte augustea, sorge ad Assisi (Asisium), in piazza del Comune, dedicato probabilmente ad Ercole ed eretto nel 30 a.C.. Fu trasformato in chiesa di Santa Maria sopra Minerva nel Cinquecento, con il relativo campanile, chiamato "Torre del Popolo".

Risulta essere tra i templi romani meglio conservati del mondo antico.

Passeggiata fino alla Rocca Maggiore

Rocca Maggiore

Potrete poi godervi bellissime vedute e una piacevole passeggiata procedendo verso la Rocca Maggiore. Si può raggiungere la fortezza a piedi attraverso la porta Perlici, eretta nel 1316: si ammirano le mura assisane ancora intatte che, nel loro lungo percorso, agganciano le due rocche, Maggiore e Minore.

Le prime notizie documentate risalgono al 1173, allorché il diplomatico e arcivescovo cattolico tedesco Cristiano di Magonza, occupò Assisi per conto del sovrano che vi soggiornò per poco tempo. La rocca sarà ricostruita, nel rispetto dell'impianto medievale, nel 1356, per iniziativa del cardinale Egidio Albornoz, incaricato da Innocenzo VI, da Avignone, di consolidare le fortificazioni dello Stato Pontificio.

La rocca Maggiore si congiunge, tramite le mura trecentesche, con la rocca Minore, o rocchetta, o cassero di sant'Antonio, voluta dall'Albornoz al fine di consolidare, verso il monte, quella parte di fortificazione.

Eremo delle carceri

Eremo delle carceri

L'eremo delle Carceri è il luogo in cui san Francesco d'Assisi e i suoi seguaci si ritiravano per pregare e meditare.

Situato a 4 chilometri da Assisi, a 791 metri di altitudine sulle pendici del monte Subasio, l'eremo delle Carceri sorge nei pressi di alcune grotte naturali, frequentate da eremiti già in età paleocristiana.

Nel bosco, appena fuori dal santuario, nei pressi del sentiero che conduce alla grotta di frate Leone, è sita la Cappella di san Barnaba, normalmente chiusa al pubblico, con al proprio interno un altare a Tau ed una pala cinquecentesca raffigurante Gesù deposto dalla Croce.

Basilica di Santa Maria degli Angeli in Porziuncola

Porziuncola

Per volere del Papa san Pio V (1566-1572), al fine di custodire le cappelle della Porziuncola, del Transito e del Roseto e altri luoghi resi sacri dalla memoria di san Francesco, e accogliere i tanti pellegrini che da ogni luogo si recano a visitarli, tra il 1569 e il 1679 viene edificata la grande Basilica di S. Maria degli Angeli.

Il progetto originario di Galeazzo Alessi (1512-1572) è caratterizzato da una rigorosa semplicità strutturale, conforme all'ideale francescano di povertà.

Un percorso di visita assolutamente da non perdere.